ECCO IL PRIMO LIBRO DELLA GIOSTRA MODERNA DI SULMONA

Un libro per raccontare trent’anni di Giostra moderna, dall’idea di Gildo di Marco al suo compimento, passando per i regolamenti e la sua storia. E’ stato pubblicato, proprio in questi giorni, il volume “Giostra Cavalleresca Sulmona. Una Giostra, una città” (Napoli, Rogiosi Editore) a cura di Andreadomenico Giordano Massa de Capite, mastrogiurato della rievocazione storica cittadina. Il libro, che sarà presto distribuito in librerie di tutta Italia, è disponibile in anteprima in questi giorni nei locali della biglietteria della Giostra Cavalleresca di Sulmona, in piazza XX Settembre. 

Il costo-lancio è di 30 euro. Una presentazione ufficiale del volume, con autore ed editore, insieme al direttivo dell’Associazione culturale Giostra sarà organizzata prossimamente, intanto il lavoro è già in vendita per quanti vogliano conoscere più da vicino la storia della Giostra moderna. La pubblicazione, infatti, è specificamente dedicata alla nuova rievocazione storica, nata dall’idea di un gruppo di coraggiosi sulmonesi, appassionati delle antiche tradizioni cittadine, guidati dal professor Di Marco. Era il 1993 quando si costituì l’Associazione Culturale. Dopo due anni di duro lavoro, il 27 luglio 1995 andò in scena la prima Giostra Cavalleresca moderna, che quest’anno celebra la sua XXVII edizione. Questa storia, insieme ad aneddoti e curiosità sono raccolti nel volume “Giostra Cavalleresca Sulmona. Una Giostra, una città”. Una pubblicazione che mancava, perché se è vero che sulla Giostra antica ci sono autorevoli lavori, come quelli di Ezio Mattiocco, un lavoro sulle pagine recenti della rievocazione storica non era ancora stato realizzato. “Siamo molto felici di poter finalmente avere una pubblicazione che racconti la storia dell’associazione e della Giostra moderna”, commenta il presidente, Maurizio Walter Vittorio Antonini. “Un tassello che mancava e che permetterà ai sulmonesi e ai turisti di conoscere ancor più da vicino la nostra tradizione in tutti i suoi aspetti, senza tralasciare le curiosità che l’hanno caratterizzata in questi trent’anni”.