SULMONA CITTÀ DELLA PACE: DALLA GIOSTRA EUROPEA AL DIALOGO TRA POPOLI, PARTE DALLA PATRIA DI OVIDIO UN MESSAGGIO FORTE AL CUORE DELL’EUROPA

Un messaggio di speranza e di impegno concreto per la pace è partito questa sera da Sulmona, che si candida sempre più a essere Città della Pace, anche attraverso i simboli della sua tradizione: in primis la Giostra Cavalleresca d’Europa, che da tre anni si fregia del titolo di Giostra Europea della Pace.

Nell’affollato cortile del Palazzo dell’Annunziata, un pubblico numeroso ha seguito con attenzione e partecipazione l’incontro promosso dalla Fondazione Carispaq, che ha visto protagonisti il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, e lo storico e giornalista Paolo Mieli, moderati dal giornalista Angelo De Nicola, studioso di Papa Celestino V, attorno al quale ruota l’intero progetto sulla pace tra i popoli.

PAOLO MIELI E IL CARDINALE MATTEO ZUPPI

È stato proprio Mieli ad aprire il dialogo con un gesto di onestà intellettuale:

“In un primo momento ero perplesso sull’atteggiamento della Chiesa nel conflitto tra Russia e Ucraina, ma ho dovuto ricredermi conoscendo don Matteo. Ha salvato tanti bambini ucraini: un novello Schindler”.

“A lui – ha aggiunto – chiedo scusa pubblicamente”.

Zuppi ha accolto il gesto con un sorriso:

“È stato un comportamento da cavaliere, che chiede scusa pubblicamente”.

Nel suo intervento, il cardinale ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’Europa, oggi più che mai chiamata a ritrovare lo spirito del dopoguerra, quando entusiasmo e fiducia nel futuro gettarono le basi della convivenza pacifica.

“La pace non è mai scontata – ha detto – si deteriora. Va protetta e costruita ogni giorno, anche attraverso la logica del perdono, che disinnesca odio e violenza”.

Zuppi ha elogiato la vocazione pacifica dell’Abruzzo, ricordando:

“Gli abruzzesi sono forti e gentili: questo aiuterà molto Sulmona ad essere davvero Città della Pace”.

Mieli, nel concludere, ha lanciato un messaggio alle nuove generazioni:

“Dopo ogni epoca buia, come dopo la peste nel Medioevo, è arrivato un Rinascimento. Questo momento storico sarà ricordato, ma da esso nascerà una nuova primavera”.

L’incontro è stato arricchito dagli interventi di numerose autorità civili, religiose e accademiche. Il sindaco Luca Tirabassi ha annunciato l’imminente convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio comunale per dichiarare ufficialmente Sulmona Città della Pace.

A sostegno dell’iniziativa anche il presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri, vero artefice del progetto legato alla Giostra Cavalleresca d’Europa, trasformata in strumento di dialogo e fratellanza tra popoli. L’assessore regionale alla Cultura Roberto Santangelo ha assicurato il sostegno della Regione.

Il vescovo Michele Fusco ha rilanciato l’invito del papa a far nascere veri e propri “cantieri di pace” nelle parrocchie e nelle scuole. Mentre i professori Fabrizio Marinelli e Fabrizio Politi, docenti dell’Università dell’Aquila, hanno richiamato le radici costituzionali del valore della pace, fondate nel Codice di Camaldoli e incarnate da figure come Giorgio La Pira e il sulmonese Giuseppe Capograssi.

Un passo importante, quindi, per una città che, attraverso cultura, fede, istituzioni e tradizioni, vuole mettere la pace al centro della sua identità futura.