“CULTURA E TERRITORIO”: A ROCCARASO UNA CONFERENZA SULL’IDENTITÀ E LO SVILUPPO LOCALE ALL’INTERNO DELL’AMICORTI FILM FESTIVAL

Valorizzare il territorio attraverso la cultura, promuovendo identità, memoria e coesione sociale. È stato questo il cuore della conferenza “Cultura e Territorio” che si è svolta ieri presso l’Auditorium di Roccaraso, nell’ambito dell’Amicorti Film Festival, il prestigioso appuntamento internazionale dedicato al cortometraggio in programma dal 22 al 29 giugno. L’iniziativa ha visto la partecipazione di registi, attori e sceneggiatori provenienti da diverse nazioni, offrendo un contesto ideale per riflettere sul potenziale culturale delle comunità locali.

La conferenza è stata organizzata dall’Associazione Culturale “Culture in Viaggio” di Bugnara, guidata dalla professoressa Maria Iudiciani, promotrice instancabile di iniziative che mettono al centro il dialogo tra storia, cultura e territorio. Al tavolo dei relatori tre protagonisti del panorama culturale e educativo abruzzese: la professoressa Cinzia D’Altorio, dirigente scolastica dell’Istituto “Patini” di Castel di Sangro, il professor Fabio Valerio Maiorano, Deputato di Storia Patria, e Maurizio Antonini, presidente della Giostra Cavalleresca di Sulmona.

Durante l’incontro, i relatori hanno condiviso esperienze e riflessioni sul ruolo della cultura come motore di sviluppo sostenibile, anche nei piccoli centri e nelle aree interne. L’evento ha messo in evidenza come iniziative anche di dimensioni ridotte, se radicate nel territorio e sostenute da passione e visione, siano capaci di creare connessioni autentiche, rafforzare il senso di appartenenza e generare un valore duraturo.

La prof.ssa D’Altorio ha raccontato come la scuola possa essere un presidio culturale fondamentale, capace di far dialogare le nuove generazioni con la tradizione e di favorire un’educazione civica attiva. Il prof. Maiorano ha sottolineato il valore della memoria storica come leva identitaria, ricordando come la conoscenza del passato sia essenziale per costruire un futuro consapevole e inclusivo. Antonini, invece, ha portato l’esperienza della Giostra Cavalleresca di Sulmona, esempio emblematico di come una rievocazione storica possa trasformarsi in un volano turistico, culturale ed economico per l’intera area peligna.

La conferenza ha ribadito l’importanza della rete tra istituzioni, associazioni e cittadini, per far sì che cultura e territorio possano dialogare in modo concreto e generativo. L’incontro ha riscosso interesse e partecipazione anche da parte del pubblico internazionale presente al festival, confermando quanto l’identità locale possa diventare patrimonio universale, capace di parlare a tutti.

Un’iniziativa che ha mostrato il volto più autentico dell’Abruzzo: una terra di storie, di comunità vive e di una cultura che non smette mai di rigenerarsi attraverso il confronto e la condivisione.