SULMONA, INAUGURATO IL MURALE NELLA SEDE DELLA GIOSTRA CAVALLERESCA: UN PONTE TRA PASSATO E FUTURO

È stato inaugurato questa sera, in un’atmosfera carica di emozione e orgoglio, il murale realizzato nella sede dell’Associazione Giostra Cavalleresca di Sulmona, alla presenza degli autori dell’opera, del presidente dell’associazione Maurizio Antonini, del presidente della Fondazione Carispaq Mimmo Taglieri, del vescovo Michele Fusco, e della neo-assessora alla Cultura del Comune di Sulmona, Emanuela Cosentino.

L’opera, frutto di un lavoro collettivo e simbolico, è stata svelata tra rulli di tamburi e squilli di chiarine, in perfetto stile giostresco, rievocando i colori, i suoni e la passione che ogni anno animano la storica manifestazione cavalleresca.

Un’opera che racconta l’anima della città

“Un’opera che racconta la storia della Giostra e il suo legame profondo con la città e con l’intera regione”, ha dichiarato con soddisfazione il presidente Maurizio Antonini, ringraziando tutti coloro che hanno collaborato alla sua realizzazione. “È un segno di appartenenza e identità che resterà nel tempo”.

A spiegare nel dettaglio il valore simbolico del murale è stato Mimmo Taglieri, presidente della Fondazione Carispaq, che ha sottolineato come l’opera riassuma tutto il percorso della Giostra: “Un racconto visivo che parte da Celestino V e attraversa i momenti chiave della manifestazione, con presidenti, commissari, la piazza, la gara, e il ragazzo che rappresenta il futuro. Il cielo azzurro con le dodici colombe diventa il simbolo di una pace da costruire insieme. Dopo la sua permanenza nella sede della Giostra, sarà posizionato su una parete della città, per farne un’eredità visiva collettiva”.

Il murale: struttura e simboli

Il murale è suddiviso in quattro scomparti, come ha spiegato la vicepresidente dell’Associazione Rosa Giammarco, ognuno dei quali racconta un frammento significativo della storia e dello spirito della rievocazione storica.

  • Il primo scomparto, dipinto dal Prof. Umberto Malvestuto, raffigura Pietro da Morrone, Celestino V, di spalle, con il vestito bianco di Papa coperto dal saio di eremita, mentre s’inerpica verso l’eremo dopo il Gran rifiuto, circondato dagli stemmi araldici degli undici cardinali che lo elessero papa.
  • Gli stemmi araldici sono stati realizzati da Alfonso Bellei e Giovanni Carrozza, che ha inoltre dipinto anche gli scudi dei Borghi e Sestieri nella fascia bassa del murale.
  • Nella parte alta della parete destra, Achille Curatella ha inserito gli elementi architettonici simbolo di Sulmona: il campanile, la cupola, l’acquedotto svevo, la chiesa di San Francesco della Scarpa e la celebre “Rotonda”.
  • Al centro dell’opera, ancora la mano di Umberto Malvestuto, ha raffigurato i cavalieri che si affrontano, in ricordo della sfida originaria tra “mantenitore” e sfidante, oggi trasformata nella corsa agli anelli.
  • Significativa la figura della “Cordesca”, un bambino rappresentato come simbolo del futuro, spettatore attento e testimone della tradizione, pronto a raccoglierne l’eredità.
  • Le dodici colombe bianche, che si stagliano nel cielo, simboleggiano la pace, valore fondamentale che la Giostra vuole trasmettere oltre ogni confine attraverso la Giostra Europea della Pace.

Il murale è stato realizzato a più mani grazie al contributo degli artisti Umberto Malvestuto, Achille Curatella, Giovanni Carrozza, Alfonso Bellei, Giacomo Paolilli, Cesare Malvestuto e Franco Cavallone.

Cultura e memoria condivisa

Nel suo intervento, l’assessora Emanuela Cosentino ha evidenziato l’importanza dell’opera come testimonianza viva della memoria cittadina:

“Il murale ci racconta chi siamo: la fierezza dei nostri cavalieri, la devozione ai santi, il valore della memoria che tiene unita la comunità. È un’opera pubblica e quindi fruibile da tutti, che diventa un ponte tra passato, presente e futuro. Ringrazio gli artisti che ce l’hanno donata, perché in questo murale è racchiusa la nostra identità. Da parte nostra, come Comune, saremo sempre vicini alla Giostra con ogni forma di sostegno”.

Un messaggio di pace dalla città di Celestino V

A suggellare il momento è stata la benedizione del vescovo Michele Fusco, che ha voluto leggere nell’opera un forte messaggio spirituale e universale:

“Da questo murale parte un messaggio di pace che coinvolge la storia e la tradizione, a partire da Celestino V, simbolo di umiltà e riconciliazione. È un invito all’Europa intera, in un tempo in cui guerre inique stanno togliendo il futuro a migliaia di persone. Ringrazio gli artisti per aver realizzato un’opera che dà nuovo slancio alla Giostra e a tutta la comunità”.

Con l’inaugurazione del murale, la sede della Giostra Cavalleresca si arricchisce di un’opera d’arte collettiva e partecipata, che racconta la storia, l’identità e la speranza di Sulmona. Un’opera che non si limita a ricordare, ma che continua a ispirare.